Testimonianze e commenti - p. 2

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In ricordo

di Antonio Piromalli

   

Mi raccontò la leggenda di Arione di Metimna che incanta con la musica della sua cetra un delfino.. Mai dimenticherò i suoi racconti..

Perché racconto queste cose? Perché desidero sottolineare quanta parte Antonio ha avuto nella mia formazione, quanto a lui debbo del mio amore per la poesia, canto, pianto e follia da dar luce alla opaca realtà quotidiana.

Turi Vasile : Antonio Piromalli: fratello separato
Scrittori Italiani (bimestrale del S.L.S.I.), n. 2 - 2003

.. la volontà di sviluppare un confronto dirompente di idee e metodi di ricerca nell'ambito di un umanesimo interdisciplinare che rifiuta intolleranze faziose e tranquille acquiescenze opportunistiche.

Per vicende storiche e impegni di lavoro, multas per gentes et multa per aequora vectus, ha percorso ampi spazi e conosciuto popoli e paesi confrontandone lingue e culture di cui trasmetteva valori in una ricerca assidua di significati sociali.
Lascia forte eredità di affetti e la memoria di una vitalità eccezionale di opere e di pensiero.

Franco Mollia : Ricordando Antonio Piromalli
Il lettore di provincia, n. 116/117 (gen-ago 2003)

..E' l'intellettuale che esamina il suo tempo con impegno civile e meridionalista, nella convinzione che una società nella quale al potente si tributano solo inchini non è una società democratica, (...) assumendo posizioni ereticali e non conformiste, senza paura di dispiacere ai potenti..

Luigi Maria Lombardi Satriani, in : Piromalli e Seminara..
di Umberto Di Stilo, la Gazzetta del Sud - 20.10.2003

Particolarmente attivo fino alla morte (..), lascia un'eredità di affetti e di sapere a quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di seguire il suo lungo cammino culturale, costellato di pubblicazioni importanti, di lucide conferenze, di memorabili incontri.

Giacomo Luzzagni : Grave lutto nel mondo della cultura
La Nuova Tribuna Letteraria, n. 72 (4° trim. 2003)

..Leopardi avverte: «È vero che la virtù, come predica Cicerone, De amicitia, è il fondamento dell’amicizia(..)». Ebbene, Antonio Piromalli di tale “virtù” fu dotato in sommo grado.
Visse, perciò, circondato da uno stuolo di amici affettuosi e leali, dei quali andava fiero, che, ora che non c’è più, s’impegnano a portare avanti la sua lezione di coerenza e di rettitudine, conservando sempre viva la memoria del suo sorriso e della sua umanità.

Pasquale Tuscano : Antonio Piromalli e l'amicizia come valore etico
Letteratura & Società, n.17-18 / 2004

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