SEI TU IL BOLERO

 

 

 

Ho messo tra parentesi
ogni tua perdita e ogni tuo dolore,
ho picchettato lager di sconsolazione,
ho profondato trincee di angosce
e ho esorcizzato mostri;

ti ho portata con navi e velivoli
per vedere superfici d'oro,
rami di alberi e melograni;

ma silenzioso e invisibile,
con la luce astuta e ombrosa
Ermes spirito dell'aria
scendeva con costellazioni di api nella mente,
con tenebroso ronzio di frecce
che spegneva il fuoco.

Qualcosa senza volto
ti mordeva il cuore fitto di labirinti,
le ombrose gallerie della mente;
nessuna mia acqua
poteva darti salute
né a me la dai anche se
sei tu il bolero
in questa controdanza di bombardieri
avidamente succhiata
dagli incarogniti spettatori mondiali.

 

(Roma, gennaio 1991)