COME LA PENA DEL POETA
Mille avvoltoi mi si posero a fianco
e mi rosero il cuore.
Non potei mangiare,
non potei camminare,
non potei star di fianco
che non sentissi
un nodo rovente al cuore,
una fiamma che voleva straripare.
Infiniti furono i miei guai
come quelli del poeta.
Quando vedrò la fine
delle mie sciagure
che mi percuotono a vicenda
senza tregua? In punta di piedi
avanzo tumultuante pei boschi:
vedo la mia culla di cenere,
vedo la fine del mondo.